Riso rosso fermentato
Il Riso rosso fermentato ha ampiamente dimostrato di avere importanti effetti positivi in caso di colesterolemia e ipercolesterolemia. Ciò è dovuto all’azione ipolipemizzante della monacolina k che inibisce la produzione endogena del colesterolo.
Il nostro corpo produce il 70% del colesterolo totale, principalmente attraverso il fegato, ma anche attraverso surrene e ghiandole sessuali. La sintesi del colesterolo nell’organismo umano avviene tramite una complessa serie di reazioni enzimatiche. Inibirne il processo contribuisce in maniera sostanziale a combattere il colesterolo.
Il riso rosso fermentato
Cosa è la monacolina k?
Il riso rosso fermentato è un alimento introdotto in Cina dalla dinastia Tang (800 a.C.) e successivamente riconosciuto dalla farmacopea cinese sotto la dinastia Ming (1368-1644) come alimento benefico per la salute dell’uomo.
Il riso rosso fermentato si ricava dalla fermentazione del comune riso da cucina. Il processo avviene ad opera di un particolare microrganismo noto come lievito rosso (Monascus Purpureus). Questo agente fungino prolifera cambiando la colorazione, il sapore e l’aroma del riso rosso.
L’efficacia del riso rosso fermentato nel diminuire i grassi nel sangue, in particolare il colesterolo, è imputabile ai residui metabolici lasciati dal lievito rosso. L’effetto ipolipemizzante del riso rosso non è quindi una proprietà fitoterapica del cereale iniziale.
Infatti è il lievito rosso, proliferando, a rilasciare dei composti chiamati monacoline, in particolare la monacolina K. Questa assomiglia per struttura e azione alle statine presenti nei farmaci ipocolesterolemizzanti.
Efficacia del riso rosso per il colesterolo
Monacolina k e Statine
La monacolina k del riso rosso fermentato è stata scoperta nel 1979 dal professor Akira Endo dell’Università di Tokio. Questa imita la struttura chimica e l’azione della lovastatina, un farmaco di sintesi ad azione ipocolesterolemizzante.
Le statine, di cui la lovastatina fa parte, sono note come inibitori dell’enzima HMG-CoA reduttasi. Sono largamente utilizzate per combattere l’ipercolesterolemia, le malattie cardiovascolari e la mortalità correlata nei soggetti ad alto rischio. Risultano molto efficaci trattamento della malattia cardiovascolare alle prime fasi patologiche.
Similmente alle statine, la monacolina K del riso rosso è in grado di inibire l’enzima chiave della biosintesi del colesterolo, l’ HMG-CoA.
Come mostrato nella figura, statine e monacolina k intervengono allo stesso livello. Entrambe inibiscono l’enzima HMG-CoA reduttasi ed evitano che l’HMG-CoA si trasformi in Acido mevalonico
Efficacia del riso rosso contro il colesterolo dimostrata clinicamente
Fra i molti studi condotti, uno dei più rilevanti è quello pubblicato sul The American Journal of Cardiology del 2008. È stato condotto su soggetti a rischio che hanno assunto per quattro anni e mezzo un placebo o 5-6 mg al giorno di monocolina k, tramite integratori al riso rosso fermentato. Lo studio ha evidenziato una forte riduzione dei valori del colesterolo cattivo (LDL) nei soggetti che assumevano integratori di riso rosso fermentato. Inoltre si è registrato un dimezzamento della manifestazione di eventi coronarici sul lungo periodo rispetto a chi stava assumendo il placebo.
Al contrario di quanto si può pensare, 3-6 mg di monacolina sono sufficienti ad ottenere un buon effetto. Infatti, sulla base di un noto studio pubblicato sul The American Journal of Clinical Nutrition del 1999, l’effetto ipocolesterolemizzante di 3mg di monacolina K è risultato sovrapponibile a quella di 15-25mg di lovastatina.
Per questo i migliori integratori di riso rosso per il colesterolo contengono 3mg di monacolina K, valore consultabile nella tabella ingredienti di ciascun integratore.