26/7/2021

Assorbenti beni di prima necessità

In Italia gli assorbenti non sono considerati beni di prima necessità e per questo vengono tassati come beni di lusso, cioè al 22%. Questo regime fiscale, conosciuto come Tampon tax, ha in tempi recenti suscitato molte polemiche ed è stato oggetto di diverse petizioni che non hanno ancora innescato la reazione sperata dal mondo della politica.

Il punto è che il ciclo mestruale non è una scelta, come l’acquisto di uno smartphone o di una autovettura. Per questo la tassazione sugli assorbenti dovrebbe essere la stessa in vigore sui beni di prima necessità (4%-5%) e non quella in vigore sui beni di lusso (22% appunto), dei quali è possibile in qualche misura fare a meno.

Farmacia Tili è da sempre impegnata a fianco dell’associazione non profit Cistite.info in molte battaglie per i diritti delle donne, non ultima quella per il riconoscimento da parte del Sistema Sanitario Nazionale della Vulvodinia. Anche in questo caso ha deciso di supportare le sue clienti offrendo assorbenti ad un prezzo ribassato, come se l’IVA fosse effettivamente al 4%.

 

Beni di prima necessità e aliquote iva

I diversi regimi fiscali previsti dallo stato italiano per beni e servizi:

  • L’aliquota ordinaria Iva è del 22%. Questa si applica ad ogni bene o servizio che non rientri nelle successive tre categorie in elenco.
  • Diversi beni di prima necessità hanno un’aliquota Iva al 4%. Fra questi ci sono: alimenti come pane, pasta, riso o bevande come l’acqua o condimenti come l’olio d’oliva
  • Alcuni alimenti hanno invece un’aliquota al 5%, ad esempio molte spezie come l’origano, il basilico, il rosmarino ecc. Anche alcuni servizi considerati essenziali, come i biglietti per il trasporto urbano, seguono questo regime fiscale
  • Seguono un’aliquota IVA al 10% molti servizi essenziali come: fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici ed i medicinali.

Da qui è possibile consultare una tabella completa dei beni e servizi divisi in base all’Iva ad essi applicata. Da questo breve elenco risulta chiaro che la tassazione è imposta in base alla necessità che ciascuno di noi ha rispetto a beni e servizi di cui usufruisce. Se gli assorbenti venissero considerati beni essenziali, l’IVA sarebbe solo del 4% o del 5%.

Una delle motivazioni addotte da chi nega che gli assorbenti sono beni di prima necessità è che esistono altri dispositivi, riutilizzabili, che possono sostituirli. Questi, tuttavia, sono invisi per varie ragioni alla maggior parte delle donne.

La soluzione migliore sarebbe eliminare la Tampon tax e considerare tutti i dispositivi necessari all’igiene personale durante il ciclo come beni di prima necessità. Ciò significherebbe tassare al 4%-5% non solo gli assorbenti, ma anche gli altri dispositivi per il periodo mestruale. Questo renderebbe le donne libere di scegliere la soluzione che preferiscono per affrontare un problema che non possono scegliere di evitare.

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