Cistite in estate: come prevenirla
La cistite in estate si presenta con maggiore frequenza e, non di rado, con sintomi più acuti. Ciò è dovuto ad una elevata esposizione ai fattori di rischio che ne facilitano l’insorgenza. A questo pericolo si somma la possibilità di “falsi allarmi” dovuti a irritazioni vulvo-vaginali, che possono far pensare ai sintomi di una cistite in atto, ma che sono da attribuirsi ad altre cause. Per prevenire la cistite in estate ed eventuali infiammazioni genitali con sintomi simili è importante seguire alcuni semplici consigli pratici che limitano l’impatto dei fattori di rischio.
In ogni caso, va da sè, assumere piccole quantità di D-mannosio a intervalli regolari è senza alcun dubbio la miglior forma di prevenzione possibile.
Caldo e urine concentrate
Il principale fattore di rischio che incide sull’insorgenza della cistite in estate è il clima torrido. Il caldo estivo aumenta la sudorazione e diminuisce l’afflusso dei liquidi in vescica. Questo determina un aumento della concentrazione delle sostanze di scarto nelle urine, le rende maggiormente irritanti per la vescica e determina un indebolimento delle difese vescicali. Non solo, il ridotto numero di minzioni giornaliere riduce il lavaggio vescicale e determina un ristagno dell’urina, regalando ai batteri tempo prezioso per attecchire alle pareti vescicali e un ambiente ideale per proliferare.
La soluzione è quella di bere poco ma a intervalli regolari, evitando di bere troppo in una sola volta. Ciò che si vuole ottenere è una diluizione costante delle urine a fronte di un afflusso regolare di liquidi in vescica, che non deve mai rimanere completamente, o quasi, vuota. Al contrario, bere tanto in una sola volta è molto controproducente perché stimola la minzione, costringe velocemente a dover svuotare la vescica e la lascia vuota per ore dopo essere andati in bagno.
È bene specificare che anche bere tanto a intervalli regolari è controproducente, perché affatica molto i reni e non apporta alcun ulteriore beneficio rispetto al metodo corretto.
In questo scenario il D-mannosio risulta perfettamente compatibile con il corretto comportamento da seguire nel ritmo di idratazione quotidiana per prevenire la cistite.
Il D-mannosio infatti deve essere assunto in quantità moderate, deve rimanere in vescica a lungo e deve essere assunto nuovamente dopo la minzione. Grazie al D-mannosio i batteri non potranno aderire alle pareti vescicali e non potranno riprodursi, garantendo un’efficace prevenzione H24. Disciogliere due grammi di D-mannosio in una bottiglia d’acqua da un litro e mezzo da bere durante la giornata è senza dubbio il modo migliore per prevenire la cistite in estate. È consigliato assumere un grammo di D-mannosio extra prima di coricarsi, così da coprire efficacemente tutta la notte.
Sudore, perdita di minerali e acidità urinaria
L’aumento della sudorazione in estate ha anche un altro importante impatto nell’insorgenza della cistite, oltre a quello già menzionato di diminuire il flusso di liquidi che arrivano in vescica. Com’è noto, tramite il sudore il nostro corpo espelle una grande quantità di sali minerali come il magnesio, il potassio, il sodio ecc. La diminuzione di queste preziose sostanze determina un indebolimento dell’organismo, della muscolatura pelvica e delle difese immunitarie. La soluzione è quella di mangiare abbondanti quantità di frutta e verdura per reintegrare i sali minerali ed aiutarsi eventualmente con un integratore specifico.
In particolare gli integratori di magnesio sono estremamente utili perché, il magnesio svolge una triplice funzione di alcalinizzare l’urina, cioè renderla meno acida e quindi meno irritante per la parete vescicale, rilassare la muscolatura pelvica contratta e migliorare la trasmissione nervosa.
Chi soffre di cistite cronica sa bene quanto una contrattura pelvica incida sull’insorgenza della patologia, anche più volte all’anno. Inoltre le cistiti ripetute nel tempo possono alterare la sensibilità del sistema nervoso dei genitali, portando a stimoli nocicettivi (dolorosi) in assenza di infezione.
Il sudore può anche innescare falsi allarmi attraverso sintomi che possono essere scambiati per quelli di una cistite batterica. Infatti il sudore è acido e può irritare le mucose vulvari. Ciò determina quel senso di fastidio genitale e bruciore intimo che rientrano nella sintomatologia della cistite. Il consiglio è quello di evitare gli indumenti intimi quando possibile, ad esempio di notte, ed eliminare nel periodo estivo tutti quelli sintetici e colorati. In caso di sudorazione eccessiva è consigliato effettuare un bidet in più, usando solo acqua o detergente intimo specifico. Un accorgimento estremamente utile è quello di creare una barriera tra il sudore e le mucose vulvari applicando un sottilissimo strato di crema lenitiva specifica per i genitali.
Sale, sabbia, cloro, costume sintetico bagnato
Sale, sabbia, cloro e costume sintetico bagnato possono facilmente irritare e infiammare per le mucose vulvari. Ciò provoca fastidi e bruciori costanti e alla minzione simili ai sintomi della cistite. Il consiglio quando si è in spiaggia o in piscina è quello di lavarsi con acqua dolce subito dopo aver fatto il bagno, avendo cura di asciugarsi bene e di cambiare sempre il costume bagnato. In queste situazioni è utile applicare una crema molto più densa di quella usata per tenere il sudore alla larga dai genitali.
È importante creare una barriera isolante e protettiva tra la vulva e sale, cloro, sabbia e costume bagnato. Questa ha la duplice funzione di limitare la penetrazione degli agenti irritanti e di ridurre l’attrito fra i genitali e il costume da bagno.
È importante ricordare che tutti questi agenti irritanti espongono al rischio non solo di una cistite ma anche di una candidosi. Infatti la Candida si avvantaggia di fattori come l’umidità genitale dovuta al sudore e stati infiammatori vulo-vavaginali per proliferare. Ciò può costringere all’uso di antimicotici che, pur risolvendo l’infezione, diminuiscono le difese vulvo-vaginali e aprono le porte a batteri come l’Escheriechiacoli, principale causa della cistite batterica. Quindi questi consigli comportamentali salvaguardano anche dal circolo vizioso che vede alternarsi candidosi e cistite batterica.
Viaggi, Stipsi e Diarrea del viaggiatore
Stipsi e diarrea, pur essendo diametralmente opposte, concorrono all’insorgenza della cistite in estate. Il cambio di alimentazione, la vita più sedentaria in vacanza e la perdita di liquidi comportano spesso stitichezza, importante fattore di rischio per le problematiche pelviche. Infatti le feci grosse e dure comprimono il nervo pudendo (che decorre proprio di fianco al retto) alterando le sensazioni provenienti dall’apparato uro-genitale. È importante mantenere l’intestino regolare seguendo un’adeguata alimentazione, un’abbondante idratazione e facendo movimento.
Soprattutto all’estero può capitare di bere o mangiare sostanze scarsamente tollerate dal nostro organismo, con conseguenti disturbi intestinali. La diarrea provoca disidratazione, ritenzione urinaria, perdita di sali minerali e irritazione del nervo pudendo. Ciò favorisce la riacutizzazione dei sintomi uro-genitali e predispone a nuovi episodi di Cistite.
In entrambi i casi è molto utile prevenire il problema assumendo fermenti lattici per mantenere la propria regolarità intestinale.
Ultimi ma non meno importanti fattori di rischio sono i viaggi. Infatti rimanere seduti per ore (in aereo, in macchina, in treno, ecc) può determinare una compressione del nervo pudendo, irritandolo. Il nervo pudendo è responsabile delle sensazioni che arrivano al cervello dalle vie urinarie e genitali. Se il nervo pudendo è irritato trasmetterà una sensazione di dolore genitale anche se l’organo da cui proviene lo stimolo è perfettamente sano. Il consiglio è di alzarsi e muoversi ad intervalli regolari, se possibile, o di utilizzare un apposito cuscino per evitarne lo schiacciamento prolungato.